Ci focalizziamo oggi sulla progettazione e sull’erogazione delle attività formative: strategie educative, metodologie didattiche e verifiche di apprendimento. Definire la strategia formativa significa identificare le metodologie e gli strumenti più idonei in relazione alla specificità del percorso formativo e in base al target previsto, considerando che l’azione formativa è rivolta ad adulti in un contesto di formazione continua sul lavoro. Il progetto dovrà dunque indicare quali metodologie didattiche attive saranno adottate nell’intero percorso formativo e in ciascun modulo didattico.
Tra le metodologie didattiche attive che possono rispondere efficacemente alle esigenze formative si ricordano:
– lavori di gruppo;
– casi di studio;
– simulazioni.
Le lezioni frontali, laddove previste nell’articolazione didattica, “dovranno seguire un approccio dialogico, prevedendo una sostanziale interattività tra docenti e discenti”.
Infine è necessaria la verifica dell’apprendimento che “rappresenta la prima evidenza circa il raggiungimento degli obiettivi e dei risultati attesi in termini di conoscenze e competenze acquisite durante il corso. In particolare:
– le conoscenze tecniche e metodologiche;
– la capacità di analisi e di decisione;
– la capacità di trasferimento delle conoscenze e competenze in ambito lavorativo”.
Proprio per questo motivo SIAF Italia lavora sulla qualità professionale dei propri iscritti i quali sono stati formati secondo criteri di valutazione del loro apprendimento sia “in entrata” che “in itinere”.
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