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Sistema Comune di Riferimento : EQF
Cos’è l’EQF e quali benefici comporta?
L’EQF è un sistema comune europeo di riferimento che verrà utilizzato per collegare fra loro i sistemi e i quadri nazionali delle qualifiche di paesi diversi. In poche parole, fungerà da dispositivo di traduzione utile a rendere le qualifiche più comprensibili e aiuterà studenti e lavoratori a spostarsi da un paese all’altro, a cambiare lavoro o a spostarsi fra istituzioni di istruzione e formazione dello stesso paese.
Per chi è pensato l’EQF?
Gli utenti principali dell’EQF saranno gli enti che si occupano dei sistemi e dei quadri delle qualifiche a livello settoriale e/o nazionale: una volta adeguati i rispettivi sistemi all’EQF, quest’ultimo consentirà agli individui, ai datori di lavoro e ai fornitori di servizi di istruzione e formazione di mettere a confronto le singole qualifiche di paesi e sistemi di istruzione e formazione differenti.
Quali livelli e quali tipi di istruzione e formazione copre l’EQF?
In qualità di strumento per la promozione dell’apprendimento permanente, l’EQF include l’istruzione generale e degli adulti, l’istruzione e la formazione professionale nonché l’istruzione superiore. Gli otto livelli prendono in considerazione l’intera gamma di qualifiche previste, da quelle acquisite al termine dell’istruzione obbligatoria a quelle ottenute ai livelli più elevati dell’istruzione e della formazione accademica e professionale. In linea di principio, ciascun livello dovrà essere raggiungibile tramite una rosa di percorsi didattici e professionali.
Perché l’EQF fa uso dei risultati dell’apprendimento?
L’EQF consiste di 8 livelli di riferimento basati sui risultati dell’apprendimento (definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze) e sposta l’attenzione dagli input (durata dell’esperienza di apprendimento, tipo di istituzione) a ciò che una persona in possesso di una determinata qualifica realmente conosce ed è in grado di fare. Dunque, occuparsi dei risultati dell’apprendimento:
• consente di far coincidere in maniera più precisa le esigenze del mercato del lavoro (in termini di conoscenze, abilità e competenze) e la fornitura di servizi in materia di istruzione e formazione;
• agevola la validazione dell’apprendimento non formale e informale;
• facilita il trasferimento e l’impiego delle qualifiche in più paesi e nell’ambito di sistemi di istruzione e formazione diversi.
In tal modo si riconosce altresì che i sistemi di istruzione in Europa differiscono a tal punto che è impossibile effettuare raffronti in base agli input (ad esempio, la durata del periodo di studi).
L’EQF assegna qualifiche?
No. L’EQF si limita a descrivere i livelli delle qualifiche in base ai risultati dell’apprendimento. L’assegnazione delle qualifiche rimarrà facoltà delle istituzioni preposte nei diversi paesi.
Cosa viene richiesto ai singoli paesi? Quali sono i tempi previsti per l’implementazione?
Si tratta di un quadro su base volontaria, ma si punta al 2010 come data limite per adeguare i propri sistemi nazionali di qualificazione all’EQF, rapportando i livelli delle qualifiche a quelli dell’EQF e, se del caso, sviluppando quadri nazionali delle qualifiche in conformità alle normative e alla pratica nazionali. Il 2012 è invece la data limite suggerita per introdurre nei singoli titoli, diplomi e certificati di qualifica un riferimento al livello corrispondente dell’EQF.
Che rapporto esiste con l’Europass?
L’Europass è un portafoglio di documenti che consente ai cittadini di descrivere le proprie qualifiche e competenze. Non si occupa però del raffronto tra i livelli delle qualifiche. In futuro, in tutti i documenti Europass, e in particolare nell’Europass Supplemento al Diploma e nell’Europass Supplemento al Certificato, dovrà essere introdotto un chiaro riferimento al livello corrispondente dell’EQF.
Istruzione e Formazione Professionale
Con la legge delega n. 53/03, l’obbligo scolastico e l’obbligo formativo sono stati ampliati e ridefiniti nel diritto-dovere all’istruzione e alla formazione per almeno 12 anni, ovvero sino al conseguimento di una qualifica professionale entro il 18º anno di età.
L’Unione europea considera una priorità per il suo sviluppo il miglioramento qualitativo e il rafforzamento dei sistemi di istruzione e formazione professionale degli Stati membri. Questa priorità è stata ribadita anche dal Comunicato di Maastricht del 14 dicembre 2004, che ha indicato la necessità di una maggiore cooperazione europea in materia di Vocational Education and Training (VET), individuando anche gli impegni che gli Stati membri devono assumere e le azioni da compiere. Il decreto legislativo 15 aprile 2005, n.76, pubblicato sulla G.U. del 5 maggio u.s. ha recepito queste indicazioni nell’ attuazione della legge n.53/03. Esso contiene le norme generali sul diritto-dovere all’istruzione e alla formazione nel secondo ciclo.
Per effetto del decreto legislativo n. 76/05, l’attuale sistema di istruzione è riorganizzato, dall’anno scolastico 2005/2006, nel sistema educativo di istruzione e formazione, che comprende le istituzioni scolastiche e le istituzioni formative.
Con l’emanazione del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 sul secondo ciclo, pubblicato sulla G.U. del 4 novembre 2005, Supplemento ordinario n. 175/L, nel capo terzo sono definiti i livelli essenziali di prestazione che le Regioni devono assicurare nell’esercizio della loro competenza legislativa esclusiva in materia di istruzione e formazione professionale e nell’organizzazione del relativo servizio.
Fino alla completa attuazione del citato decreto legislativo n. 226/2005, il diritto dovere nel sistema di istruzione e formazione professionale si realizza nei percorsi sperimentali previsti dall’Accordo quadro in sede di Conferenza unificata 19 giugno 2003.
Istruzione e Formazione tecnica superiore
Il sistema di istruzione e formazione tecnica superiore, di seguito denominato IFTS, istituito dall’articolo 69 della legge 17 maggio 1999, n. 144, è articolato in “percorsi” che hanno l’obiettivo di formare figure professionali a livello post-secondario, per rispondere alla domanda proveniente dal mondo del lavoro pubblico e privato, con particolare riguardo al sistema dei servizi, degli Enti locali e dei settori produttivi interessati da innovazioni tecnologiche e dalla internazionalizzazione dei mercati secondo le priorità indicate dalla programmazione economica regionale. (Regolamento 31 ottobre 2000 n. 436 – norme di attuazione dell’art. 69 della legge n. 144/99).
Educazione degli adulti
In relazione agli indirizzi dell’Unione europea, con l’Accordo sancito in Conferenza unificata il 2 marzo 2000, è stato avviato il processo di riorganizzazione e potenziamento dell’Educazione degli Adulti (EdA).
I principali soggetti del sistema EdA sono:
- il sistema scolastico
- il sistema regionale della formazione professionale
- il sistema dei servizi per l’impiego
- le reti civiche delle iniziative per l’educazione degli adulti
- le infrastrutture culturali (biblioteche di EE.LL., musei, teatri…
- le imprese
- le associazioni (culturali, del volontariato sociale, del tempo libero, delle famiglie…)
- le università
In questa area si riportano le principali informazioni sul contesto di riferimento e sui principali interventi del sistema “istruzione”.
Per le informazioni riguardanti i sistemi della formazione professionale e del volontariato e del privato sociale, si segnalano i siti dei competenti assessorati delle Regioni, delle Province e dei Comuni, dell’ISFOL e delle Associazioni rappresentative del terzo settore e degli altri soggetti sopra richiamati.
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