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La legge 4/2013 tre anni dopo
Nel 2013, dopo alcuni mesi dall’entrata in vigore della legge 14 gennaio 2013, n°4, che disciplina le professioni non organizzate, veniva pubblicato su questa rivista un articolo, a firma di chi scrive, che definiva la legge come “un’opportunità e una sfida per il sistema della normazione”. A distanza di circa tre anni, è giunto il momento di fare il punto sull’applicazione della legge 4 e sui suoi riflessi sul mondo della normazione. Si parlava in quell’articolo, con una espressione ripresa dal Trattato europeo di Maastricht del 1993, che aprì il mercato unico, di tre “pilastri” della legge:
-il ruolo delle associazioni professionali e del loro elenco pubblicato sul sito web del Ministero;
-il ruolo della certificazione e quindi delle norme tecniche (UNI) e degli organismi accreditati (ACCREDIA);
-gli aspetti di tutela del consumatore, tra cui il riferimento obbligatorio alla norma da parte dei professionisti ed i collegamenti con il codice del consumo, come la necessità per le associazioni professionali di munirsi di un codice di condotta e di uno sportello per il cittadino consumatore, con funzioni informative e di risoluzione concordata delle controversie.
Continua a leggere il contenuto dell’articolo di Emilio Rossillo pubblicato sul numero 8 di settembre della Rivista dell’UNI “Unificazione&Certificazione”: La legge 4/2013 tre anni dopo
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