SIAF Piemonte

Lettera del Presidente Uscente

Torino, 11 Maggio 2015

Ieri – con le votazioni per il rinnovo del Direttivo – si è chiuso per me un triennio importante, inusuale nella mia esperienza: come membro del Direttivo Siaf Piemonte e poi, negli ultimi due anni, come Presidente dello stesso. Lo spirito con cui è iniziata questa avventura di volontariato puro è stato di servizio: partecipare, per il bene di tutti. Dare il proprio contributo, come scrisse Baden Powell (beh, sono stata una scout!), per lasciare questo mondo un po’ migliore. Partecipare con la voglia di bene, spendersi anche nel sociale perchè il sociale è di tutti nella misura in cui ce ne prendiamo cura. Diversamente diventa un sociale… nelle mani di chi ha interessi di più o meno vario genere.
Così è nel mondo, che possiamo vedere intorno a noi. Così è ovunque, sempre.
Posso dire di averci messo ideali di etica, condivisione, partecipazione, comunicazione diffusa e cuore, in questo percorso.
Quello che ho imparato è che costruire non è facile. Che in generale spesso la critica di quel che non va  è più forte e impregnante della voglia di bene, che porterebbe a mettere le mani nell’operatività, piccolo mattone su piccolo mattone, costruendo qualcosa di nuovo a prescindere da quello che c’è intorno, nonostante quello che c’è intorno. Questa, credo, sia sempre la sfida per ognuno di noi, che è sociale e che attraversa, inevitabilmente, il nostro percorso personale di crescita, di sfide evolutive.

Voglio ringraziare:
* alcuni membri, loro sanno chi sono, del Direttivo uscente e del Comitato Scientifico. Perchè sono state, e sono, preziose amicizie, importanti momenti di confronto e sostegno
* la Presidenza Nazionale Siaf (Floriana, Valerio) e la Segreteria (Imelda) per l’aiuto che mi hanno dato anche nelle cose pratiche e tecniche associative
* il Coordinatore d’area Nord Ovest, per lo scambio d’idee e il supporto
E poi anche voglio ringraziare tutti i soci, perchè in fondo è per loro-per noi che una realtà territoriale ha scopo e senso di esistere se orientata, come io credo debba essere, ad un lavoro di rete che – da un lato – valorizzi in modo etico e serio le figure professionali, offra occasioni di crescita e confronto, promozione verso l’esterno; dall’altro favorisca la diffusione di una coscienza olistica forte, autentica.

E veniamo così al tema del convegno di ieri, domenica: “Olismo e coscienza, il ben-essere personale e sociale”. I lavori sono stati interessanti. Il materiale che stiamo preparando, incluso quello distribuito al convegno – come promesso – verranno inviati a tutti: perchè tutti possano conoscerne i contenuti. Ci vorrà un po’ di tempo ma arriveranno 🙂

Ma dal mio punto di vista, il titolo racchiude l’essenza della sfida a cui siamo chiamati. L’olismo non è niente di per sè, se non un nuovo modello che può essere ugualmente conformante come i precedenti. L’olismo non è tutta Luce, di per sè. Ha gli stessi tratti di Luce e Ombra che ci sono anche nelle letture più “ordinarie” della vita ma, poichè ci apre al Tutto è Uno, Tutto è collegato, comporta una nostra maggiore responsabilità.
Una vera responsabilità chiama, mette in gioco la coscienza. E, soprattutto, la Coscienza. Richiede di mettere in atto gocce d’amore, le uniche veramente trasformative.
Un percorso che parte da noi, per essere sale vivificante, lievito attivo capace di contagiare con l’esempio e una qualità vibrazionale d’autentico amore, non di ombra dell’amore. Così il ben-essere personale diventa, naturalmente, spontaneamente, inevitabilmente, anche sociale.
Lo disse anche un grande iniziato, Steiner: l’esigenza principale della nostra epoca è che il singolo uomo deve svilupparsi individualmente; questo permetterà ad un reale e cosciente “senso del sociale”. Frutto di una comprensione più autentica e profonda. Serve poi anche conquistare una autentica libertà di pensiero, in opposizione al principio di autorità che rassicura ma fa addormentare l’intelletto. E poi, è necessario sviluppare una conoscenza vivente del mondo spirituale.

Tutto va esattamente come Serve che vada.

Buona strada a tutti e buon lavoro – di cuore, lei lo sa – al nuovo Presidente Siaf Piemonte, Silvia Pellegrino!

Anna Maria Cebrelli
[ps: per ogni eventualità, il mio indirizzo email lo potrete trovare, naturalmente, nell’elenco dei soci 😉 ]

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